ADR Autumn Course - Settimana della Mediazione 2024 III Edizione

Nell'ottica del binomio ricerca/sviluppo, Ismed Group e il DiGiEs - Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane dell’Università Mediterranea nell'ambito dei lavori dell'ADRMedLab, il Laboratorio sulla mediazione e la gestione del conflitto istituito da Ismed per la Mediterranea, organizzano la Settimana della Mediazione 2024.

TERZA EDIZIONE
I lavori scientifici del Laboratorio per il 2024/2025 sono stati aperti da cinque giorni di riflessioni, dibattito e confronti sui diversi campi di applicazione della mediazione come modalità complementare di risoluzione delle controversie sono rivolti a professionisti della mediazione e del settore legale e agli studenti. Saranno coinvolti ai diversi tavoli alcuni tra i massimi esperti del mondo delle ADR e del giornalismo nel panorama non solo nazionale.

GLI ORGANIZZATORI
Università Mediterranea, ADRMedLab, Ismed, Di.Gi.ES. - Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze Umane dell’Università Mediterranea con il patrocinio del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria e RuniPace – Rete Crui delle Università per la Pace.

PROGRAMMA
Lunedì 23 settembre 2024
Mediazione civile e conflitti con la PA. Efficacia, la forma, la trascrivibilità è l’esecutività dell’accordo di mediazione

Saluta per il COA RC il Presidente Rosario Maria Infantino
Giovanna Crocè ed Alessandra Callea dialogano con: Antonio De Matteis (Avvocato, Formatore in materia civile e commerciale accreditato al Ministero della Giustizia), Michele D’Avino (Segretario Generale del Comune di Livorno), Lucia Delfino (Giudice Tribunale civile di Reggio Calabria), Stefano Poeta (Notaio e Consigliere Cassa Nazionale del Notariato), Francesco Cuzzola (Commercialista Esperto di Contabilità, Bilancio e Fiscalità per Enti Pubblici)

Abbiamo iniziato con la mediazione civile quella che sembra forse la più prosaica, la meno poetica, eppure forse è la più importante perché regola il vivere quotidiano di quei gruppi sociali cui facevo cenno.
Perché dietro ogni piccolo affare fra condomini, fra fratelli, fra abitanti dello stesso quartiere o della stessa città, non è mai solo la semplice attribuzione di torti o ragioni, o la quantificazione economica di un danno subito o millantato, c'è sempre la storia di una lacerazione, la rottura di un rapporto, l’interruzione di un canale comunicativo per rigenerare i quali c’è bisogno di pazienti ricuciture.

Martedì 24 settembre 2024
Conflitti e controversie nello sport: c’è spazio per la mediazione?

Saluta per il COA RC il Consigliere Claudio Crocè
Giuseppe Liotta dialoga con: Maurizio Condipodero (Presidente Coni Calabria), Laura Santoro (prof. ordinario di Diritto Privato Università degli Studi di Palermo e componente Collegio Garanzia CONI), Angela Busacca (prof. aggregato di diritto sportivo Università Mediterranea), Paolo Cicciù (Presidente regionale CSI).

Abbiamo parlato della mediazione sportiva che, nelle pieghe del diritto sportivo fra controversie per contratti, diritti televisivi e sponsorizzazioni, si fa strada partendo dai campetti di periferia, anche delle più dimenticate, degradate e marginali. Esperienze (come quelle che il CSI ci ha raccontato) che fanno dello sport uno strumento di dialogo e pacificazione sociale che insegnano ai ragazzi non a non litigare, ma a farlo attenendosi a delle regole, a dei codici che rendono il conflitto un’esperienza costruttiva e non distruttiva. Un’esperienza di trasformazione.

Mercoledì 25 settembre 2024
Conflitti internazionali: crisi geopolitiche e crisi umanitarie. Ci sono ancora tempi e spazi per le modalità negoziali di risoluzione dei conflitti?

Saluta per il COA RC la Consigliera Natascia Sarra
Francesca Chirico dialoga con: Marina Mancini (prof. Associato Diritto dell'Unione Europea e Diritto Internazionale Università Mediterranea), Lorenzo Cremonesi (giornalista e corrispondente del Corriere della Sera), Annalisa Cuzzocrea (giornalista e vicedirettrice de La Stampa), Franco Vaccari (presidente Rondine - Cittadella della Pace)
Monologo “Le parole che non so dire” – di Tiziana Bianca Calabrò

E di conflitto che si trasforma, come a Rondine-Cittadella della Pace, abbiamo parlato nella giornata dedicata alla mediazione internazionale, facendo i conti con un mondo meno in pace (secondo il Global Peace Index), attraversato dai conflitti, cristallizzato in opposte posizioni che chiedono di essere gestite, superate, avvicinate, trasformate, pacificate. Per questo, ci siamo detti, c'è bisogno di un terzo imparziale capace di ascolto, empatia, esperto nell’arte dell’ermeneutica, in grado di prendere l’iniziativa, che non giudica. Un terzo imparziale capace di far coesistere allo stesso tavolo narrazioni diverse facilitandone una sintesi, ricercando un bilanciamento fra le responsabilità individuali (pensiamo ai crimini che si commettono nei conflitti armati tra Stati), il riconoscimento delle vittime e le esigenze di riconciliazione e convivenza pacifica dei popoli.

"Non so quali siano le parole nude della guerra, è una soglia davanti alla quale mi fermo.
Noi qui diviamo nella geografia della salvezza quella in cui ogni conflitto è narrazione e non ferita,
anche se già negli anni della scuola sentivo che il mondo fosse da sempre un campo esteso per lo sterminio dell’innocenza.
Dove le parole smettono di significare.
Tiziana Bianca Calabrò

> Leggi il monologo "Le parole che non so dire" di Tiziana Bianca Calabrò

Giovedì 26 settembre 2024
Trasformazione dei conflitti e giustizia riparativa


Saluta per il COA RC il Consigliere Vincenzo De StefanoDaniele Cananzi dialoga con: Sergio Massironi (teologo del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale), Roberto Cornelli (prof. Ordinario di Criminologia Università degli Studi di Milano), Giovanna Russo (dottoranda in Filosofia del Diritto Università Mediterranea e Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria)

E poi, la mediazione penale e la giustizia riparativa… Una giustizia mite perché ha a che fare con le fragilità dell'umano (soprattutto in ambito minorile) un diritto mite – per dirla alla Zagrebelsky che sappia conciliare i principi di libertà e giustizia calandoli nelle contingenze storiche, nei casi strampalati della vita e ai quali va applicata la legge da parte dei giudici, ma non come semplici “bocche della legge”, ma contemperando il contesto….come ci diceva il Direttore Cananzi.

Venerdì 27 settembre
Migrazioni e conflittualità sociale. Mediazione di culture e mediazione di popoli

Saluta per il COA RC il Consigliere Domenico Doldo
Angela Busacca dialoga con: Alessio Rauti (prof. associato di Diritto Costituzionale Università Mediterranea), Elena Siclari (assegnista di ricerca in Filosofia del Diritto Università Mediterranea) e Roberta Ricucci (Professore ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi dell'Università di Torino).

I lavori sono stati conclusi dal grande tema delle migrazioni e dei conflitti sociali.
Abbiamo affrontato un argomento così delicato nella macrocornice dell'accoglienza, spaziando dal diritto costituzionale, dalle politiche securitarie a quelle dell'accoglienza, alla sociologia, alla filosofia del diritto per ridisegnare i processi di integrazione dei flussi migratori.


Rappresentazione di A(R)MO – uno spettacolo di Tiziana Bianca Calabrò, con Renata Falcone, regia di Basilio Musolino
A conclusione lo spettacolo A(r)MO che affronta con delicatezza la tragedia delle morti in mare consegnandoci l'immagine di una terra di emigrazione e immigrazione capace di grandi accoglienze e che fa i conti con chi lascia e chi arriva.

Sinossi - Al cimitero di Armo, dove sono sepolti i migranti morti in mare, Carmen, davanti alla tomba di un ragazzo senza nome da lei ribattezzato CarloAlberto, come l’innamorato suo di tanto tempo fa, sgrana come un rosario i ricordi di tutta una vita. Mentre dà forma al passato e ai fantasmi che lo abitano, tesse un intreccio di mancanze, di storie di povertà e ingiustizie, di dolore e perdite. A intersecarsi tra le parole, il cimitero di Armo e le presenze mute dei morti, confortati in un paradosso quasi esistenziale, dall’amorevole cura di Carmen, in un rimbalzo continuo tra passato e presente, tra le storie minute dei piccoli della terra e la Storia impietosa dei migranti che sembra ripetersi sempre, pur cambiando geografia e volti.